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Bonus mobili 2020!

20.05.2020.

la detrazione per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici!

Quali sono i requisiti per fruire dello sconto del 50%?

Per spiegare come funziona il bonus mobili ed elettrodomestici è bene partire ricordando che spetta solo per gli immobili nei quali sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione edilizia ammessi in detrazione fiscale. È questo uno dei requisiti primari da rispettare, anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020.

bonus

Come funziona la detrazione al 50%?

Si tratta della detrazione Irpef del 50 % riconosciuta ai contribuenti per le spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia.

Il bonus mobili si lega al bonus ristrutturazione: è necessario che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici. In sostanza, potranno richiederla esclusivamente i contribuenti che cambiano arredi o elettrodomestici di immobili ristrutturati, ammessi al relativo bonus del 50%.

 

A chi e quando spetta?

In linea generale, la detrazione, da richiedere in dichiarazione dei redditi, dovrà essere ripartita tra gli aventi diritto e verrà riconosciuta in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare di spesa complessivo non superiore a 10.000 euro. Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte.
L’importo massimo di 10.000 euro va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.

Quali sono le spese ammesse in detrazione fiscale?

Lo sconto fiscale spetta sia per l’acquisto di mobili nuovi che per l’acquisto di elettrodomestici di classe non inferiore alla A+; la detrazione è ammessa anche per l’acquisto di forni di classe A.

Una lista esemplificativa degli acquisti di arredi ed elettrodomestici che danno diritto a beneficiare della detrazione del bonus mobili la trovate nello specchietto che abbiamo inserito ad inizio pagina.

 

Quali lavori di ristrutturazione danno diritto al bonus mobili?

Di seguito riproponiamo tutti i casi in cui è riconosciuta la detrazione Irpef del 50% per la spesa di acquisto di mobili ed elettrodomestici:
• manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
• ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
• restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
• manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni del condominio.

 

In merito agli appartamenti privati si ricorda che non spetta il bonus mobili in caso di manutenzione ordinaria, come tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di sanitari o rifacimento di intonaci interni.

Appare utile fornire un elenco a titolo di esempio, di lavori di ristrutturazione che danno contestualmente diritto a beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici nel 2020:
• Manutenzione straordinaria: installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe, realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate, costruzione di scale interne, sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.
• Ristrutturazione edilizia: modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove porte e finestre, costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
• Restauro e risanamento conservativo: adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio.
Per le parti comuni di edifici condominiali il bonus mobili spetta anche in caso di lavori di manutenzione ordinaria, come:
• tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci, sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, riparazione delle grondaie, riparazione delle mura di cinta.

 

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Detrazione fiscale in 10 rate di pari importo:

Le agevolazioni consistono in una detrazione del 50 per cento del costo sostenuto, da ripartire in 10 rate tra gli aventi diritto.

Per beneficiare dello sconto fiscale sarà necessario inserire le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico) e la detrazione verrà riconosciuta nella forma di rimborso fiscale Irpef.

L’indicazione delle spese in dichiarazione dei redditi è soltanto uno degli adempimenti previsti per la richiesta del bonus mobili. Bisognerà aver cura di effettuare i pagamenti esclusivamente nelle modalità idonee e, a partire dal 2018, bisognerà trasmettere la comunicazione ENEA per l’acquisto di elettrodomestici.

 

 

Come pagare le spese?

La detrazione sugli acquisti di mobili è riconosciuta per pagamenti con bonifico, carta di debito o carta di credito. Non danno diritto alle detrazioni gli acquisti pagati con assegni, contanti e altri mezzi di pagamento.

Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.

Si precisa inoltre che in caso di pagamento con carte di credito o carte di debito la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente.

 

Comunicazione ENEA bonus elettrodomestici:

È ormai da due anni che è stato introdotto l’obbligo di inviare la comunicazione all’ENEA per beneficiare del bonus per l’acquisto di elettrodomestici e sono quelle relative ai seguenti acquisti: forni; frigoriferi; lavastoviglie; piani cottura elettrici; lavasciuga; lavatrici.
Così come già chiarito nella guida al bonus ristrutturazioni 2020, si ricorda che pur essendo obbligatoria, la mancata comunicazione ENEA non inibisce l’accesso alla detrazione fiscale.

 

I documenti da conservare:

Così come è importante rispettare le modalità di pagamento indicate e gli adempimenti successivi, è altrettanto fondamentale la conservazione dei documenti ovvero:
• ricevuta del bonifico;
• ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
• documentazione di addebito sul conto corrente;
• fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Si tratta della documentazione che sarà necessario esibire in caso di controlli successivi da parte dell’Agenzia delle Entrate e che serviranno, inoltre, per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.

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